Il “viaggio espresso”: Hurtigruten
“Il viaggio per nave più bello del mondo” ..
…ha un nome ed è Hurtigruten o Hurtigruta che, in norvegese, significa “viaggio espresso”.
Dal 1891, tutti i 365 giorni dell’anno, la nave postale naviga lungo la frastagliata costa norvegese.
La percorre con qualsiasi condizione climatica fluttuando tra fiordi, isole e montagne a picco sul mare.
Sono 34 i porti grandi e piccoli che questa nave tocca nel suo viaggio che va da Bergen, nella parte sud-occidentale del paese, a Kirkenes, nel nord non molto distante dal confine russo.
Di fiordo in fiordo
L’itinerario completo di andata e ritorno dura 14 giorni ma si può scegliere di percorrerne solo un parte. Con una velocità di crociera di 16 nodi trasporta merci, turisti e passeggeri di fiordo in fiordo e di villaggio in villaggio.
Ai suoi inizi parve un servizio irrealizzabile per il clima ed il mare ma, invece, fu subito un successo commerciale e turistico. Dovete pensare che a fine Ottocento, per spedire una lettera da Trondheim a Hammerfest occorrevano tre settimane d’estate e cinque mesi d’inverno mentre il primo Hurtigruten collegò le due città in soli tre giorni!
Servizio postale e mezzo di trasporto ieri, oggi, crociera con mezzo milione di passeggeri l’anno.
Una crociera diversa dove la vera protagonista è la natura non i saloni faraonici, le serate a teatro o i ristoranti con menù speciali. I teatri qui sono i fiordi stessi, si naviga a filo costa, tra isole e arcipelaghi, entrando in fiordi lunghissimi, poco più larghi della stessa imbarcazione che, grazie alla bassa chiglia, può attraccare in luoghi dove nessun’altra nave riuscirebbe a entrare.
Il susseguirsi delle stagioni, il sole di mezzanotte e la meraviglia della notte infinita
Non c’è una stagione migliore per affrontare questo meraviglioso viaggio starà a voi scegliere se non farvi mai lasciare dalla luce durante il periodo estivo oppure se farvi abbracciare dal lungo buio invernale.
In estate, quando il paese è al massimo delle sue condizioni, potete anche partire con una macchina e continuare il viaggio rientrando via terra ma, noi, l’abbiamo fatto anche d’inverno…
In inverno si crea una magia strana dove il tempo scorre lento lento avvolto dal buio e dalla neve che ricopre i minuscoli villaggi che si incontrano.
Può capitare di essere travolti da qualcosa di inaspettato magari quando sei intenta a leggere un libro, nel salone della nave, e il comandante all’altoparlante ti richiama perchè ci sono delle danze nel cielo… l’aurora boreale..
Bergen
Una città un po’ speciale incastonata fra mare e monti, con le casette di legno colorato di Bryggen, il quartiere anseatico.
Visitate l’allegro mercato del pesce e salite con la teleferica sopra la città per assaporare un panorama bellissimo ed un’atmosfera particolare.
Poi Alesund deliziosa cittadina dalle case «Art Nouveau» ma, prima di raggungerla, la nave si sarà fermata in altri porticcioli dove magari incontrerete le signore norvegesi con la sporta della spesa.
Trondheim
Decidiamo di fare tappa a Trondheim con la sua magnifica cattedrale gotica sede dell’incoronazione dei re di Norvegia.
Fondata da Olaf I di Norvegia durante la seconda guerra mondiale fu un’importante base militare nazista. Ancora oggi è presente la base dei sottomarini tedeschi che ospita l’archivio comunale.
Regione Artica
Attraversiamo quella linea immaginaria che è il Circolo Polare Artico e approdiamo in uno dei nostri luoghi del cuore: le Isole Lofoten.
Quanto amo questo posto magnifico , con le montagne a strapiombo sul mare colorate dalle rosse rorbuer, le casette dei pescatori, e le griglie dove sono posti gli stoccafissi ad essiccare .
Ci fermiamo a rilassarci in questo paradiso nordico fatto di pace e tranquillità.
Ripartiamo alla volta di Tromsø la “Porta dell’Artico”, Hammerfest , la città più settentrionale del mondo, e Capo Nord dove il sole d’estate non tramonta mai e l’Oceano Atlantico finalmente bacia l’Oceano Artico.
La tappa finale è Kirkenes, al confine con la frontiera russa, da sempre oggetto di contesa tra i due stati tanto che fino al 1826 era occupata da entrambe.
Ancora oggi qui vive una cospicua comunità russa ed è l’unica città norvegese ad avere i cartelli bilingue norvegese-russo.
Questo viaggio regala ai suoi viaggiatori qualcosa di unico, dona la possibilità di poter riconoscere il grande potere della natura e forse, nei silenzi di mare e ghiacci conoscere meglio se stessi.