Il Giro d'Italia

Sul filo di Lana

Del resto, si sa, il Piemonte è una fucina di prodotti d’eccellenza, alcuni di questi però prodotti nel nostro immaginario passano in secondo piano, è questo il caso della lana.

Una via da percorrere in una provincia spesso trascurata quella di Biella una graziosa cittadina medievale colorata dalle mille fioriture dei rododendri che ha fatto la storia di questo prodotto.

La fabbrica della ruota

Con i suoi 50 chilometri la via della lana unisce Biella con Borgosesia sede di un importantissimo e antico mercato laniero.

Sul suo percorso tanta archeologia industriale e storie di generazioni, di uomini e donne.

Una strada che, quindi, corre lungo i corsi d’acqua accanto agli antichi opifici con i loro rotori e i loro cavi per movimentare le fabbriche.

Edifici ricreativi e sociali che raccontano una storia silenziosa che ha segnato una parte fondamentale nell’industrializzazione italiana.

Spazio Pria- Sul filo di lana
Spazio Pria- Sul filo di lana

Il tessuto cucito da Givenchy per il cappotto  usato da Audrey Hepburn in “Colazione da tiffany”  è qui, nell’Archivio Pria a testimonianza dell’importanza che questo luogo ha avuto nella storia della moda mondiale. L’Archivio è solo una dei tanti edifici recuperati adibiti ora a memoria storica, importantissimo anche l’ex lanificio Trombetta trasformato oggi in un laboratorio creativo in equilibrio tra tradizione e avvenirismo da Cittadellarte-Fondazione Pistoletto

funicolare di Biella

A Trivero, Casa Zegna,  una palazzina anni ’30 che fu la casa di famiglia ed è oggi parte della Fondazione Zegna, un archivio storico di grande importanza. 

Il Biellese presenta una storia d’eccellenza antichissima, un parco di archeologia industriale tra i più importanti d’Europa.

Prima di partire da Biella visitate la Birreria Menabrea la più antica d’Italia con la sua fabbrica ancora in funzione perfettamente conservato

Lungo la strada incontrerete opifici vecchi e nuovi ma anche un’altra eccellenza Biellese, un sito Unesco che fa parte dell Via dei Monti Sacri Alpini, il Santuario Mariano di Oropa. 

Un riparo per il corpo e lo spirito che custodisce una delle poche madonne nere al mondo, risalente al 1300 e ricca di storie da raccontare. 

Santuario di Oropa

Fermatevi prima di proseguire verso Ricetto di Candelo, splendido borgo piemontese, dove si trova la Riserva delle Baragge, l’unica Savana italiana. 

Si, avete letto bene, una Savana, quest’area è l’unica che presenta le caratteristiche geomorfologiche e floristiche di questo bioma terrestre, un piccolissimo pezzetto d’Africa inaspettato al confine con le sterminate risate del Vercellese.

E’ finito il nostro viaggio in Piemonte.. vi aspettiamo per la prossima tappa la Valle d’Aosta!

 

Photo credits

Atl Biella

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archeologiaindustriale.net

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