Andalusia
Ti guardi intorno, la terra rossa, il panorama desertico attorniato da montagne dalle cime innevate che sembrano un enorme cattedrale dove le guglie bianche candide toccano il cielo limpido. Un profumo di olii e agrumi ci inebria arrivando da lontano accompagnato da un ritmo incessante.
E’ il crepuscolo, qualche agave sparsa qua e là ci accompagna lungo la strada verso il profilo delle montagne che comincia ad illuminarsi all’orizzonte.
Siamo affascinati, ci addentriamo all’interno di questa regione, sulla via dei Pueblos Biancos tra campi di girasoli e colline di uliveti sino ad arrivare al mare. Si, il mare, dove il profilo dell’Africa si può scorgere all’Orizzonte.
Gli arabi la chiamano Al Andaluz, terra della luce, e non potevano trovare nome migliore. Siamo in Andalusia, la regione più a sud della Spagna, da sempre un crocevia storico di culture e tradizioni che divide due Continenti e due Mari: l’Oceano Atlantico e il Mediterraneo.
Esotismo e tradizione,qui, da secoli si fronteggiano regalando al visitatore uno dei pochi esempi di perfetto connubio tra estro e rigore.
Scoperta da navigatori Fenici è rimasta sotto il dominio arabo fino all’ avanzata cristiana del 1400. La grande tolleranza religiosa fece si che arabi, cristiani ed ebrei trovarono terreno fertile per collaborare e far fiorire architetture e tradizioni di rara bellezza. Fu in questo periodo che la regione vide la costruzione dei grandi capolavori moreschi che tutti conosciamo e che ad oggi sono patrimonio UNESCO.
Fu poi Castigliana, Islamica, porto delle Indie e meta dei grandi viaggiatori romantici del 1700.
Una terra ricca di fascino che custodisce gelosamente i segni dei suoi passati visitatori nelle caratteristiche uniche delle sue meravigliose città.
La romantica Granada.
“chi non ha visto Granada, non ha visto nulla” -Garcia Lorca-
Queste sono le parole che Garcia Lorca, il più grande poeta andaluso, riserbò a questo gioiello moresco.
Qui tutto parla arabo, i mori la scelsero come roccaforte ed è un clima che si respira ancora oggi.
E’ celebre per l’Alhambra, la più spettacolare testimonianza della dominazione araba in Europa. Una piccola città murata, al cui interno si trova un giardino arabo, palazzi, torri, cortili chiusi ma sarebbe riduttivo visitarla solo per questo: passeggiare tra le viuzze del suo centro storico è imperdibile.
L’esotismo di Cordoba.
Cordoba è stata un importante città romana, qui cultura romana, ebraica e moresca si intrecciano. Perdersi nel suo labirinto di stradine significa vivere atmosfere da fiaba da mille e una notte. Affascinante la sua Mezquita, un’imponente moschea islamica costruita nel 785 famosa per le sue 856 colonne, che viste nel loro insieme creano un effetto visivo eccezionalmente bello..
Non perdetevi in Maggio la festa dei cortili di Cordoba, resterete estasiati dai fiori che addobbano i patii delle case!
L’eleganza senza tempo di Siviglia.
E’ la città più grande e famosa della regione.
Capitale andalusa per eccellenza ha cittadini illustri: Carmen, Don Giovanni e Figaro “vivono” qui. Un’atmosfera, una vitalità unica caratterizzano la città del flamenco e della torre della Giralda. Imponenti sono la Cattedrale e l’Alcázar molto suggestiva, invece, la sua Plaza de España, una piazza a forma semicircolare che rappresenta l’abbraccio della Spagna.
Nella città dorata, la settimana prima di pasqua, si celebra la storica Semana Santa che affonda le sue radici nel medioevo. Imperdibile per gli amanti delle tradizioni.
La diversità di CADICE
Fondata dai fenici con il nome di Gadir ha un clima ed una posizione così speciale che curiosamente viene, oggi, chiamata piccola Avana.
E’ tanto diversa dalla maggior parte delle città vicine, non ha monumenti storici di rilievo ma è piena di piccoli negozietti dove si possono trovare i migliori vini andalusi e lo Sherry.
Il suo barrio di Santa Maria è conosciuto come la capitale del flamenco.
E’ bellisima per la sua posizione, protesa com’è nell’oceano Atlantico, oltre le colonne d’Ercole come fosse un guardiano che scruta il mare.
Anche Cadice ha una tradizione imperdibile: il Carnevale. Ogni anno di martedì grasso le persone arrivano da tutta la Spagna per questa famosa festa dove si mangia, si beve e si balla fino a tarda notte!
La turistica Malaga.
Capitale della Costa del Sol è il punto di partenza per le animate, lunghe e sempre miti spiagge di questa parte di Spagna. Ma non è solo questo è anche una città molto vivace dal punto di vista culturale: presenta oltre 30 strutture museali ma è soprattutto la città di Picasso. Il grande pittore nacque qui nel 1881 dove si possono visitare la Casa Natal e il museo a lui dedicato.
CURIOSITA’: il suo nome originale era Malake e significa sale in antico fenicio!
La mia preferita: Ronda.
E’ un’ antica città arroccata sulla gola del Tajo, che nel passato con il suo carisma ha affascinato diversi personaggi famosi, tra i quali Hemingway e Dumas. Fondata dai Celti (eh si, qui sono passati anche loro..) lascia letteralmente senza parole.
Bellissimi i suoi panorami e La Ciudad, il suo bellisimo antico borgo arabo.
Meravigliose secondo noi, le più piccole e meno turistiche Ubeda e Baeza.
Sono piccole, un po’ decentrate dai percorsi turistici tradizionali ma sono veri gioielli del Rinascimento spagnolo, ambedue dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
Ci piace tanto e consigliamo sempre una notte al Parador di Ubeda , in un antico palazzo costruito nel XVI secolo e ristrutturato nel secolo successivo, apparteneva al Decano della Sacra Cappella di El Salvador.
Cosa sono I paradores? Si tratta di antichi castelli, palazzi ed edifici con secoli di storia. Veri e propri monumenti in cui soggiornare ma soprattutto in cui vivere una reale esperienza andalusa.
Il primo Parador è stato inaugurato nel 1928. Attualmente ce ne sono più di 90 in tutta la Spagna. Molti sono situati in contesti monumentali e alcuni all’interno di città iscritte nell’elenco del Patrimonio Mondiale dall’UNESCO
L’andalusia vi sedurrà con i suoi mille contrasti, il suo fascino moresco e vi farà perdere nei suoi cambi di panorama dal deserto alle bianche spiagge della costa del Sol che sembrano scanditi dal ritmo del flamenco.
I nostri consigli per immergersi nell’atmosfera andalusa:
LIBRI
La pelle del tamburo di Arturo Pérez-Reverte
Don Chisciotte della Mancia, Miguel De Cervantes
Gioco e teoria del duende di Federico García Lorca
FILM
Il buono, il brutto e il cattivo, S.Leone
Stars Wars: episodio II
MUSICA
Duende, Flamenco, Malaguena… le famose chitarre Ibanez spagnole, la sensualità fatta musica!
Non dimentichiamoci opere come la “Carmen” e “Il Barbiere di Siviglia”!